Doposcuola

I motivi del doposcuola

Il doposcuola ha avuto inizio nell'a.s. 2013/14. Inizialmente non era prevista tra le attività dell'Associazione, che aveva scelto di concentrarsi solo su attività ludiche e di socializzazione, ma successivamente si è ravvisata l'opportunità di intraprenderla per tre ordini di motivi: mantenere un rapporto costante con i ragazzi che avevano partecipato ai nostri campi estivi; supportarli nell'impegno scolastico; venire incontro alle esigenze delle famiglie, spesso impossibilitate a essere presenti di pomeriggio per ragioni di lavoro.

Il primo anno di attività

Durante il primo anno di attività, svolta fino a dicembre 2013 nella sede di Vico dei Zuroli e proseguita fino a fine anno scolastico nel plesso "Annalisa Durante" di Forcella, alla disponibilità della preside dell'I.C. Adelaide Ristori, sono stati coinvolti circa 15 ragazzi, quasi tutti a noi già noti dalle esperienze dell'estate precedente. Organizzato su tre giorni settimanali (lunedì, mercoledì e venerdì) dalle 15.30 alle 18.30 circa, il doposcuola si è avvalso di una presenza fissa e di 13 volontari presenti a turno nei tre giorni.

Il doposcuola nell'a.s. 2014/15

Il 15/9/2014 è stato firmato un protocollo d'intesa con validità triennale tra l'Associazione e l'I.C. Adelaide Ristori, scuola materna, elementare e media, la cui platea coincide in gran parte con la zona di intervento dell'Associazione. In base a questo accordo la scuola mette a disposizione del doposcuola l'uso di locali del plesso Annalisa Durante, individua i destinatari dell'attività tra gli alunni frequentanti la scuola e i docenti interessati ad avvalersi del supporto delle attività di doposcuola. Il protocollo d'intesa sancisce formalmente e garantisce respiro temporale a un rapporto preesistente e già consolidato nei fatti, che si è concretizzato, per esempio, durante l'a.s. 2013/14, nel Progetto Scoprire Napoli. I docenti hanno segnalato ragazzi che a loro giudizio avrebbero tratto beneficio dal doposcuola e lo scambio di informazioni sull'andamento scolastico e sul profilo umano e sociale dei ragazzi tra questi docenti e il doposcuola è stato costante, altamente proficuo e si è attuato con reciproca soddisfazione. Altre scuole di provenienza sono la Sogliano, la Gabelli e la Bovio-Colletta con le quali non abbiamo rapporti.
Dopo la pausa estiva, l'attività è ripresa venerdì 3 ottobre 2014 ed è proseguita nei giorni di martedì, mercoledì e venerdì, dalle 15.30 alle 18.30. Nella sede dell'Annalisa Durante abbiamo a disposizione due aule e spazi aperti nei quali i più piccoli, finiti i compiti, si trattengono a giocare. Grazie all'aiuto di nuovi amici dell'Associazione quest'anno siamo riusciti a rendere più efficiente e tempestiva la fornitura gratuita dei libri scolastici, un servizio che l'Associazione eroga anche in favore di altri ragazzi, non iscritti al doposcuola, che segue con altre attività.
Il doposcuola è terminato il 27/5/15. Successivamente ha avuto inizio l'attività di supporto alla preparazione degli esami di III media, con due ragazzi, una che ha frequentato assiduamente nei due anni, l'altro che ha frequentato solo durante l'a.s. 2013/4.

I fruitori del doposcuola

Il numero dei ragazzi coinvolti è più che raddoppiato rispetto all'anno scorso. Su un totale di 52 iscritti, dei quali due aggiuntisi quasi alla fine dell'anno scolastico, 18 frequentano la scuola elementare, 31 la media, 3 le superiori. Si sono registrati 12 abbandoni dopo i primi incontri, talvolta appena dopo il primo soltanto; 11 ragazzi hanno frequentato saltuariamente e 25 assiduamente. Di questi ultimi 9 sono delle elementari, 15 delle medie e una delle superiori (vd. tabella annessa).
Il gruppo più numeroso proviene dalle sezioni elementari e medie dell'I.C. Adelaide Ristori su segnalazione dei docenti della scuola. Altre segnalazioni vengono dalla parrocchia dell'Annunziata, dai servizi sociali comunali, dalle stesse mamme di ragazzini già frequentanti. In alcuni casi, per garantire efficacia all'attività mediante una proporzione accettabile tra docenti e ragazzi, siamo stati costretti a respingere o a differire ulteriori richieste di iscrizione.
L'iscrizione è accettata durante un colloquio con i genitori, ai quali viene richiesto di autorizzare per iscritto il figlio a frequentare le nostre attività e di comunicarci i recapiti domiciliari e telefonici. Ciò consente di avere un primo contatto con l'ambiente familiare, che deve conoscere le persone alle quali affida i figli, e di instaurare così, almeno auspicabilmente, un rapporto di collaborazione e di corresponsabilizzazione nell'attività educativa.

I docenti

Dei dodici docenti impegnati lo scorso anno, otto hanno riconfermato il loro impegno anche per quest'anno. Dopo un appello al quale soci e amici hanno risposto generosamente, abbiamo raggiunto il numero di 15 docenti, dei quali uno pagato e presente tutti i giorni, gli altri a turno sui tre giorni. 5 sono docenti di scuola superiore in servizio o in pensione, 1 di scuola media, 1 di scuola elementare, 3 sono docenti universitari dei quali due in servizio, 1 è un'assistente sociale del Comune di Napoli in pensione, 1 un bibliotecario in pensione, 1 un funzionario della Regione Campania in pensione, 1 è una studentessa dell'ultimo anno del liceo. A questi si sono aggiunti altri cinque, che sono stati presenti solo saltuariamente. La studentessa ha mostrato ottime capacità di relazione con i ragazzi, dedicandosi in particolare ai più piccoli, ed efficacia nell'azione educativa, mentre due studenti, anch'essi dell'ultimo anno del liceo, che sono venuti saltuariamente, hanno incontrato difficoltà nel rapportarsi ai ragazzi. Altri due studenti di scuola superiore o universitari e una docente universitaria, che si erano dichiarati disponibili, hanno rinunciato dopo il primo incontro.
La scelta di impegnare nell'attività docenti adulti si è rivelata efficace, sul piano della affidabilità, della continuità e dell'esperienza, ma sarebbe auspicabile un maggiore coinvolgimento anche di docenti giovani, che potrebbero garantire una migliore comunicazione con i ragazzi.

Il rapporto tra ragazzi frequentanti e docenti

Il clima nel quale si è svolto il doposcuola è stato sereno e disteso, i ragazzi che lo hanno frequentato con assiduità lo hanno fatto con piacere, si sono avvalsi con profitto del sostegno nello studio e hanno stabilito rapporti di familiarità con i docenti, scegliendo essi stessi a quale rivolgersi, principalmente sulla base dell'empatia. Hanno insomma trovato figure adulte di riferimento, che spesso mancano nell'ambiente familiare e che si sono rivolte ai ragazzi con atteggiamento affettuoso, non giudicante, caratterizzato, oltre che da elevata competenza professionale, da ampia disponibilità all'ascolto e anche al gioco.
Un momento particolarmente significativo è stato la giornata di svago trascorsa all'agriturismo Fondi di Baia il 27/12/14. In generale è stato positivo il rapporto di familiarità con figure di diversa estrazione culturale e sociale. Tutto ciò ha favorito, nei ragazzi che abbiamo definito assidui, un progressivo miglioramento nel comportamento, nella capacità di concentrazione, nel senso di responsabilità nei confronti dello studio. Questo miglioramento è stato spesso registrato anche dai docenti di classe.
Alcune circostanze oggettive hanno agito negativamente (lavori di ristrutturazione dell'edificio scolastico con conseguente rotazione delle classi, temporaneo trasferimento del doposcuola nella sede principale della Ristori, pessima acustica delle aule della Ristori, etc.)

I problemi

L'ostacolo più forte al raggiungimento di un rendimento scolastico soddisfacente, anche al di là dell'eventuale povertà culturale del contesto familiare e sociale di provenienza, è la scarsa competenza nella lettura e comprensione anche di testi molto semplici, dovuta soprattutto all'incapacità di concentrazione. A casa, senza l'aiuto di una guida, concentrarsi nello studio risulta impossibile per molti motivi, ma il principale ostacolo è costituito dallo stato perenne di connessione tramite i telefoni cellulari. Per questo la prima regola del doposcuola è: spegnere i telefonini. Nei casi in cui si registrano le maggiori difficoltà di concentrazione o livelli particolarmente bassi di scolarizzazione, sarebbe auspicabile un rapporto personalizzato ed esclusivo, che talvolta è stato possibile, altre volte no. Purtroppo gli abbandoni hanno riguardato i ragazzi nelle situazioni più difficili sia dal punto di vista strettamente scolastico sia in relazione all'ambiente familiare particolarmente disgregato e disinteressato al successo scolastico. Un forte ostacolo di ordine, per così dire, culturale è costituito dall'atteggiamento delle famiglie, spesso dominate da passività, rassegnazione e mancanza di fiducia nella possibilità dei figli di condurre una vita adulta in condizioni migliori di quelle dei genitori. Ovviamente, questo atteggiamento è particolarmente diffuso tra i genitori con i livelli di scolarizzazione più bassi. Diverso, ma per certi versi anche simile, il caso di ragazzi appartenenti a famiglie che vivono nell'illegalità o ai margini di essa, disinteressati alla scuola perché predestinati a seguire le orme dei padri.
Come spezzare queste micidiali catene?
In alcuni casi, caratterizzati da ambiente familiare culturalmente degradato, difficoltà caratteriali, pessimo percorso scolastico pregresso, mancanza di scolarizzazione e refrattarietà ad essa, anche l'azione educativa concordata tra scuola e doposcuola appare del tutto inadeguata e andrebbe ripensata radicalmente, con forte riduzione dello studio teorico basato sul modello della lezione frontale e attività pratiche di apprendistato e di avviamento al lavoro da realizzare nel tempo prolungato.

Dopo la terza media

Rientra negli obiettivi e negli auspici dell'Associazione seguire i ragazzi fino alle soglie dell'attività lavorativa. La prima tappa di questo percorso è l'iscrizione alla scuola superiore. La scelta della scuola superiore, al di là del semplice completamento dell'obbligo scolastico, è decisiva ai fini della costruzione di un possibile futuro lavorativo, tanto più in un'epoca, come l'attuale, e in una regione come la Campania, e in generale il Mezzogiorno, in cui il mercato del lavoro subisce fortissime contrazioni. Occorre, laddove si riesca a superare l'atteggiamento rinunciatario delle famiglie al quale si è accennato, individuare un percorso formativo, prima ancora, e forse ancor meno, che coerente con le più o meno definite inclinazioni dei ragazzi, contrassegnato dal rigore e dalla serietà degli studi. In altri termini, più che scegliere in base alla tipologia di scuola e alla vicinanza, occorre scegliere una scuola che garantisca una conduzione ordinata, bravi docenti, studio rigoroso e capacità di accoglienza. Si tratta di un'operazione non facile nel panorama disastrato della scuola napoletana e campana e che finora abbiamo tentato, con alterne fortune, sostenendola dal punto di vista economico e mobilitando le competenze professionali e la non esigua rete di conoscenze e rapporti con gli istituti superiori, di cui l'Associazione dispone. L'anno prossimo giungerà al termine della scuola media un numero relativamente elevato di ragazzi che abbiamo seguito finora, e altri che, auspicabilmente, si aggiungeranno. Sarà perciò opportuno concordare azioni organizzate, mirate a questo scopo, con i docenti di scuola media che si occupano dell'orientamento in uscita.

Il doposcuola nell'a.s. 2015/16

A due mesi dal 6 ottobre, data di inizio delle attività, il numero dei bambini e dei ragazzi iscritti è salito a 75 unità (con un presenza media di circa 40 ragazzi al giorno), mentre siamo costretti almeno a rinviare l'iscrizione degli altri che continuamente chiedono di essere ammessi.
Il doposcuola dell'Associazione rappresenta ormai una presenza consolidata nel quartiere, un punto di riferimento importante per molte famiglie e un'occasione di aggregazione e di socializzazione per i ragazzi, che anche al di là dell'impegno scolastico, manifestano il bisogno e il gradimento di un rapporto con gli adulti. L'inserimento di un numero elevato di nuovi ragazzi, non ancora abituati al clima rilassato ma operoso del doposcuola, ha creato inizialmente qualche problema, in via di completo superamento, anche grazie all'ulteriore unità di personale ATA messa a disposizione dal nuovo preside della Ristori.
Pur con le sostituzioni dovute alla temporanea indisponibilità di alcuni, il numero dei docenti adulti risulta anche quest'anno di 15. In seguito a un'esplicita richiesta della scuola un docente si dedica prevalentemente all'insegnamento dell'italiano a una ragazza da poco arrivata in Italia dall'Ucraina. Un operatore presente in tutti e tre i giorni segue gli alunni della III media, anche in vista dell'esame finale. Ai 15 si è aggiunto quest'anno un gruppo di circa 10 studenti delle ultime classi del Liceo-ginnasio Vittorio Emanuele II, che svolgono l'attività con costanza e passione e hanno stabilito un eccellente rapporto, soprattutto con i più piccoli. Considerando che gli altri docenti sono presenti solo per un giorno o due la settimana, riusciamo a garantire la disponibilità di almeno 7/8 docenti al giorno.
Contemporaneamente, una o due volte alla settimana, in altri locali della stessa Annalisa Durante, quattro minori (uno solo dei quali iscritto al doposcuola) seguono un percorso di logopedia finanziato dall'Associazione.

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